L’ ampliamento della casa di riposo G. Gasparini rappresenta un nuovo tassello nel delicato equilibrio tra consistenze storiche edificate e paesaggio, composto da:
- il corpo storico seicentesco e l’ampliamento ottocentesco, caratterizzati da un aspetto severo ed elegante dovuto alla forte matericità della massa volumetrica in pietra e all’estremo rigore delle bucature di facciata;
- l’ampliamento degli anni ’70 del novecento che rimanda alla tipologia tipica delle cascine padane;
- la campagna con i suoi colori cangianti in rapporto alle diverse colture e alle stagioni;
L’ampliamento si inserisce delicatamente nel contesto esistente dialogando con il costruito e con il paesaggio, generando un nuovo equilibrio senza risultare mimetico e senza rinunciare ad un proprio distintivo carattere.
L’edificio è un volume stereometrico compatto costituito da due volumi: una parallelepipedo, contenente le camere e i servizi di nucleo, appoggiato su un basamento rivestito in pietra che ospita i servizi generali per l’intera struttura. La geometria e il linguaggio fanno riferimento diretto a quella degli edifici storici, sia per compattezza che per scansione delle aperture finestrate dal ritmo estremamente regolare e con un rapporto di scala con gli altri volumi, in cui continua a predominare l’edificio storico.
La superficie fortemente materica e il suo colore richiamano il cromatismo della terra arata.