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MIRAFIORI FUN FACTORY

INTERVENTO:
Concorso di Idee per il riuso temporaneo delle ex aree industriali Mirafiori a Torino / 3° premio
LUOGO:
Torino (IT)
ANNO:
2015
CLIENTE:
TNE / Torino Nuova Economia
DIMENSIONE:
100.000 mq
IMPORTO OPERE:
4.000.000 euro
STATO:
Concorso di Idee / 3° premio
TEAM:
PAT. + Bellissimo srl + Claudio Cataldo Piccarreta (Associate Director-Head of Consulting, Jones Lang LaSalle spa) + Fabio Busatto (TAG-Talent Garden) + Lorenzo Pavese (acoustic consultant) + Francesco Fossati
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Primo obiettivo del progetto è proporre un luogo rivolto non solo alla città, ma attrattivo per l’intera area metropolitana, la regione e l’Europa. La scala sovra-regionale è un’esigenza economica e di posizionamento che risponde alla domanda da cui siamo partiti:
Come liberare Mirafiori dal retaggio industriale-sociale-politico e farla diventare attraente?
Per noi la risposta è far diventare Mirafiori la sede di un grande progetto di ispirazione contemporanea urbana europea, un luogo di interesse per un pubblico vasto. Sulla scala urbana, l’area di Mirafiori non può che risultare periferica.
Su scala territoriale ampia, Mirafiori assume una posizione centrale grazie agli assi di comunicazione a cui è collegata. Una centralità e radialità raccontate dal logo circolare – rimando al movimento e alla mobilità dell’eredità industriale.
Oggi Mirafiori è percepito come un luogo scomodo, inospitale, lontano dal centro e dalla vita quotidiana della maggioranza dei cittadini. Come può diventare una meta di tutti i giorni?
La nostra risposta è insediare a Mirafiori tutte le attività del tempo libero: l’attività fisica, lo sport, gli hobby, il consumo, l’intrattenimento, il divertimento. I tempi contemporanei hanno sollevato i più dalla produzione fisica. Da fabbrica meccanica, Mirafiori diventa fabbrica del tempo liberato dal lavoro. Si tratta di un tema popolare, trasversale alle fasce sociali e di età, che riguarda la vita di ogni giorno — il tema adatto per attirare un pubblico diffuso e attirarlo con frequenza (anche quotidiana).
Da qui la grande attenzione alle attività fisiche: dalle più comuni, come la corsa, alle più originali (surf, wakeboard, go-kart) capaci di attirare appassionati anche da molto distante.
Cos’è che rende un luogo urbano stimolante e attrattivo?
Il mix di tante attività, l’accessibilità totale e gratuita, lo spontaneo e caleidoscopico incrocio di usi diversi che un luogo può generare. Il progetto esalta questa unione di funzioni e compresenza di pubblici che tanto apprezziamo nelle città europee: giovani studenti, famiglie con bambini, professionisti, startupper e creativi, artigiani all’opera, residenti, turisti, sportivi, chi entra per fare shopping e chi per prendersi da bere o provare una nuova esperienza.
Mirafiori Fun Factory sarà uno spazio pubblico aperto capace di fondere i linguaggi, dove studiare e fare impresa a fianco di chi gioca o si allena, dove trovare spettacoli e mostre dopo un appuntamento. Un’opportunità concentrata di incontro, scambio e sorpresa.
La città contemporanea è il luogo delle “intersezioni”. In un sistema dominato dalla velocità, l’intersezione può essere casuale, voluta, prolungata, puntuale, ripetuta, densa, disinteressata… I flussi che si muovono all’interno della città e le loro intersezioni agiscono da azioni fecondative per nuove realtà. Non c’è bisogno di sospingerle, basta creare le condizioni perché ciò possa avvenire. Questo è Mirafiori Fun Factory.
La nostra idea di rifunzionalizzazione temporanea del comparto A di Mirafiori è quella di un grande Urban Park Metropolitano. Una “piattaforma intelligente” sulla quale innestare una serie di funzioni che potranno variare nel tempo per tipologia e per dimensione, in continuo rapporto diretto o indiretto tra di loro in modo da generare interferenze positive o semplicemente coesistenze dinamiche. Un luogo dove poter lavorare, divertirsi, fare ricerca, svolgere il proprio hobby, prendersi cura della propria salute e del proprio spirito, incontrare amici e non, ballare e altro ancora. Tutto quello che nuovi imprenditori, nuovi “pionieri urbani” avranno il coraggio e l’intuizione di immaginare e la volontà di realizzare. Ma al contempo è anche uno spazio in cui associazioni e operatori culturali potranno lavorare e organizzare eventi di natura differente o dove semplicemente correre e camminare lungo la pista indoor più lunga d’Italia (700 metri), che come un filo di Arianna accompagna attraverso il labirinto delle funzioni possibili.
Un luogo dove poter fare tutto ciò 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per 12 mesi all’anno. Molte delle attività ospitate, infatti, mancano di spazi per poter essere praticate nel periodo invernale o in condizioni climatiche avverse. La presenza di grandi spazi indoor e la gestione intelligente delle temperature permetteranno di dare loro continuità.
La vivibilità degli spazi è migliorata dalla presenza di grandi giardini interni, aree verdi con carattere di spontaneità, quasi come se la vegetazione in assenza dell’uomo si fosse ripresa il suo spazio e avesse “invaso” i luoghi che furono della produzione e della macchina.