VILLA DELLA REGINA
Studio Azzurro (Multimedia)
Un semplice parallelepipedo si posa sul sedime dove un tempo sorgeva palazzo Chiablese.
Ha un involucro evanescente: pareti di cristallo schermate da un diaframma di elementi in acciaio inox specchiante.
Gli elementi verticali in acciaio inox hanno sezione triangolare. Sono orientati secondo angoli prestabiliti.
Guardando il fronte verso il giardino, ora lo raddoppiano, ora restituiscono l’immagine della manica di collegamento alla Villa, evocando la presenza del basamento di palazzo Chiablese.
La copertura è un terrazzo, da cui emerge una lanterna panoramica, trasparente.
Ispirata all’arte optical e minimale, la schermatura a elementi verticali è un gigantesco caleidoscopio che moltiplica la luce delle ore del giorno e i colori delle stagioni. Ma anziché esaurirsi in un fatto sperimentale, in un effetto, la facciata riflettente diventa la modalità più sommessa rispettosa che un nuovo corpo di fabbrica può assumere inserendosi nell’impianto scenico di Villa della Regina.
La sera, tra gli elementi in acciaio lucido della facciata, filtra una luce calda, ambrata, tremolante, a simulare la luce della antiche torce e lampade ad olio che illuminavano Villa della Regina prima dell’avvento della corrente elettrica.
Il visitatore entra dal lato corto, a nord-ovest, affacciato sulla città.
Si trova all’interno di un unico grande spazio. Di fronte ha una rampa continua in leggera pendenza. Alla sua destra tre piattaforme su livelli via via crescenti ospitano una sequenza di attività: bookshop, attività multimediali, una zona di attesa arredata con sedute confortevoli. Su teli che scendono da un soffitto tecnologico, scorrono parole e immagini. Un flusso continuo di informazioni lo introduce alla magia degli spazi storici che sta per visitare.
In fondo alla rampa trova il desk della biglietteria. Il soffitto si apre, lasciandogli cogliere lo spazio della lanterna che si affaccia sulla terrazza.
Una grande scala elicoidale e un ascensore di cristallo lo invitano a salire.